top of page

INTENTO

Viaggio e risultati

2006-2010

"La città che cambia"Brest

Lavoro realizzato con l'architetto Sylvain Le Stum con l'obiettivo di rendere visibileloroedifici storiciecambiamenti nella città di Brest.

2007

"La donna che resta"Paimpol

Intervento "La donna che resta",

eseguita a Paimpol.

2004

"La Blue Line rivisitata dalla Marina francese"

Brest

La storia della linea blu continua

nel cuore dell'arsenale di Brest...

2002

Residenza

Mali

Residenza d'artista in Mali, presso il Centro Culturale Francese di Bamako.

2002

"La donna che rimane"Brest

Intervento "La donna che resta",

eseguita gratuitamente sui cipressi

del giardino dell'Accademia Marina, Brest, 2002.

2001

"Rue Saint-Malo"

Brest

Intervento eseguito gratuitamente a seguito

su richiesta delle associazioni

"Abitare la strada" e "Libero scambio".

2000

"La linea blu"

Brest

Materializzata da una linea di vernice blu che si estende per 7 chilometri, "La linea blu" segue il più fedelmente possibile le linee dei vecchi bastioni della città di Brest.

IMG_1948_edited.jpg
IMG_1947.jpg
photo Gwenaëlle Magadur.jpeg

Gwenaelle Magadur

Il tratto primordiale

"A Gwenaëlle Magadur, può darsi che l'inizio sia stato un tratto.

Un tratto primordiale, come si emette il grido che scuote il destino.

E il resto, sia che si tratti di catturare l'essenza del gesto, la fluidità dell'acqua,

la circolazione dell'aria nel fogliame o la magia espressiva del solista

su un palcoscenico, è solo la minuziosa decifrazione, giorno dopo giorno,

segno dopo segno, della bellezza e del dolore dello stare al mondo. 

 

È nella paleografia intima, immaginando ciò che adorna il suo “Lascaux originale”,

che è necessario comprendere l'approccio e il linguaggio falsamente polifonico

e molto coerente di "Gwen". Questa lunga ricerca omogenea trova la sua energia

nell'incompletezza che ci commuove, ci confonde e ci appaga.

Inizia con un fruscio, un graffio, quando la matita scorre

sul foglio immacolato, sulle orme di un camminatore, appena il pennello scivola

più vicino a un ballerino. Ma quell'aspetto tagliente può anche graffiare l'acciaio

o raggiungere le dimensioni di una città, quando la favolosa intuizione lo coglie

tatuare una storia blu di 7 chilometri sul corpo di una città amnesica, orfana della memoria delle sue pietre. 

 

Linee di forza, linea di vita, ma mai linea di fuga in questo artista di carattere, volontà e convinzione. Il movimento continua qui, subito, ora… 

Perché l'esistenza è appena sufficiente per quel viaggio." 

 

Autore : Jean-Luc Germain; Fotografia: Gildas Bénéat a Vauban, Brest 2022.

Contattami

  • Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn
bottom of page